Perche’ a volte gli studenti hanno il timore di parlare in classe?

Perche’ a volte gli studenti hanno il timore di parlare in classe?

La produzione orale nell’insegnamento dell’italiano come lingua B2 deve sempre rappresentare il principale obiettivo che si devono porre gli insegnanti, gli autori di manuali didattici e naturalmente gli studenti stessi.

Ritengo che siano una fonte di soddisfazione ed autogratificazione quando insegnanti e studenti raggiungono con successo questo obiettivo. Nulla e’ piu’ significativo per uno studente di mettere in pratica, praticando la lingua, quanto si e’ imparato , per esempio, in un viaggio in Italia, in una conversazione di lavoro o amichevole. Non c’e’ riscontro migliore di questo nell’apprendimento della lingua!

Percio’ ho individuato alcuni punti critici dell’insegnamento che provocano a volte dei problemi e paura di parlare negli studenti.

1.PARLIAMO FORSE TROPPO NOI INSEGNANTI

Facciamo un esame di coscienza e cerchiamo di ricordare tutte le volte che in classe , un po’ per vanita’, un po’ per esssere protagonisti, tendiamo a parlare piu’ del necessario.

Tutti noi docenti soffriamo un po’ della sindrome di mania di protagonismo.

Invito quindi a fare un passo indietro, e lasciare piu’ tempo e piu’ spazio agli studenti. 

E’ importante quindi non essere ripetitivi , e non e’ sempre necessario esprimere la nostra opinione su qualsiasi argomento:

2.PARLIAMO IN GRECO PIU’ DEL NECESSARIO

Mi rendo conto che nelle prime lezioni, per rompere un po’ il ghiaccio e per essere sicuri di essere compresi e’ inevitabile esprimersi in greco.

Il mio consiglio e’ pero’ questo, tutto quello che diciamo in greco, va ripetuto anche in italiano !

Questo e’ molto utile anche nelle spiegazioni grammaticali, se seguiamo questa linea sara’ facile per gli studenti imparare senza sforzo i nomi degli elementi sintattici e grammaticali anche in italiano. Questa strategia ci portera’ piano piano a prediligere la comunicazione  in italiano, che deve essere estesa anche nei momenti dove si assegnano degli esercizi e si danno dei compiti per casa, oppure ci si organizza per andare a mangiare una pizza insieme a tutta la classe!

Lavorare in questo modo ci facilita le cose e i risultati si vedranno presto!

3.PERCHE’ NON FACCIAMO LE DOMANDE GIUSTE

E’ molto importante porre le domande giuste agli studenti. 

Quindi meglio evitare domande dove la risposta e ‘ semplicemente SI o NO. Questo non serve!

Fare attenzione soprattutto nelle prime lezioni che lo studente risponda alle domande aperte, sempre con una frase completa e coniugando il verbo.

Naturalmente dobbiamo evitare domande particolarmente difficili e domande , per le quali gli studenti dovrebbero usare sintassi complesse che non hanno ancora studiato.

E’ importante , prima di cominciare una conversazione in classe su un determinato argomento che prima si sia lavorato sul vocabolario di base.

Infine va ricordato alla classe che soprattutto nei primi livelli A1 B1 difficilmente potranno esprimere quello che pensano in greco, ma gli studenti si dovranno abituare ad esprimere in italiano concetti piu’ semplici e piu’ banali.

4 .PERCHE’ NON ABBIAMO CREATO IL CLIMA GIUSTO IN CLASSE

Un bravo insegnante deve sempre creare il clima ideale in classe, sfruttando prima di tutto le sue doti di simpatia, comprensione, la sua esperienza e la sua pazienza.

Prima di tutto va evitato il confronto e la competizione fra gli studenti piu’ bravi e quelli piu’ deboli.

Inoltre bisogna fare molta attenzione alla correzione degli errori, incoraggiando sempre lo studente che ha sbagliato e soprattutto rivolgendosi nella spiegazione dell’errore a tutta la classe, cercando di far capire a tutta la classe i meccanismi che portano qualche volta a sbagliare.

5.PERCHE’ NON SFRUTTIAMO TUTTE LE POSSIBILITA’ DI COMUNICAZIONE

Cosa intendo con questo ? Che non ci dobbiamo limitare alle letture e agli esercizi del libro ma dobbiamo allargare la conversazione alla vita quotidiana degli studenti . Come?

Per esempio appena studiate le tre coniugazione del presente, possiamo domandare agli studenti che programmi hanno per la serata, per il fine settimana….ecc

Quando si arriva al passato prossimo  bisogna insistere molto per creare degli automatismi e quindi e’ sempre utile domandare cosa hanno fatto nel fine settimana, o il giorno prima.

Infine con l’imperativo possiamo cominciare a fare dei semplici dialoghi interattivi, detti compiti comunicativi.