La tarantella danza popolare
La tarantella è il ballo regionale tradizionale dell’Italia meridionale ed è ricca di significati; racconta tanto con i saltelli cadenzati, con tante gonne delle danzanti e tanti gesti che tendono ad avvicinarsi a corteggiamenti o sfide o lotte.
Vale a dire che è un momento di grande divertimento in gruppo ,in varie occasioni che si fanno in piazza durante l’epoca estiva. come feste religiose e padronali, scampagnate, raccolte e lavori agrari, nozze, nascite, battesimi, Comunione, Cresima.
Il ballo della tarantella è stettamente legato alla terapia per il morso dell’omonimo ragno; si credeva che il frenetico ballo eliminasse il veleno attraverso il sudore.
Il ragno tarantella era particolarmente diffuso nell’area tarantina e deve proprio il suo nome alla città di Taranto.
Esistono diversi stili di tarantelle accompagnate con castagnole, alcune usano fazzoletti, grembiule
(tarantella campana, calabrese, pugliese, lucana, siciliana).
Secondo studi storici ed etnoantopologici la tarantella è originaria dell’antica danza greca <è danza di terra> con una certa libertà gestuale . Il corpo della donna, durante l’azione, resta retto e le braccia sui fianchi praticamente sotto il seno.
Gli autori del corso d’italiano Incontri italiani – libro dello studente livello A2-B1, capitolo 4 intitolato Tempo di musica, pagina 60 fanno riferimento alla musica italiana. In questo capitolo viene presentata la mucica popolare delle nostre regioni e ascoltata durante ascolto numero 15, intitolato musica popolare. Inoltre appaiono diversi strumenti musicali dell’Italia meridionale come il tampburello, la lira, la chitarra battente e la pipita Tali strumenti musicali d’oggi trovano radice nell’Antica Grecia.